https://www.goethe.de/ins/it/it/sta/rom/ver.cfm?event_id=24572117
https://spores-project.eu
Spores, pur se interpretata da artisti e con metodi differenti, si sviluppa come una narrazione continua e logica.
Il pubblico diventa installazione, nessuna seduta ordinata ma sedie sparse in varie direzioni. Lo spettacolo non ha nessun palcoscenico principale, lo spettatore può osservare ciò che vede da tutte le angolazioni in un racconto sull’uomo e sull’identità.
La madre terra emerge per invitare l’uomo a riscoprirsi, a ritornare alle origini della propria identità ma il caos dirompente distrugge i ruoli e l’ordine. Per ritrovare coscienza è necessario riacquistare un disordine consapevole.
La musica dal vivo e le proiezioni di un universo che fagocita ogni cosa crea un caleidoscopio di immagini e suoni: all’allontanarsi dall’aspetto viscerale dell’universo il disordine sembra scomparire per poi riapparire in modo preponderante all’avvicinarsi del quotidiano.
La normalità ha eliminato la percezione di sé. Gli uomini come attori sulla scena cercano la propria luce, il palcoscenico da inseguire. Non mostrarsi più per divenire nuovamente identità oppure essere vuoto: queste sono le opzione che l’essere umano ha a disposizione. Solo non cercando la parvenza ma ritrovando il senso si può riacquistare la normalità.
“Io vivo sognando la mia vita”: nel metaverso un avatar si muove incerto, cercando un senso. “Vivo disconoscendomi”, l’uomo non si ritrova nella vita che sta vivendo e solo se il tempo torna ad avere valore l’identità riacquista significato.
Il primo evento intitolato “XP-PX = iħ Indeterminazioni” ha debuttato il 10 marzo 2023 al Goethe – Institut e successivamente sarà in scena anche in altri luoghi dell’Italia, Albania, Danimarca e Francia.
Spores, although interpreted by different artists and with different methods, develops as a continuous and logical narrative.
The audience becomes an installation, no orderly seating but chairs scattered in various directions. The performance has no main stage, the spectator can observe what he sees from all angles in a story about man and identity.
Mother Earth emerges to invite man to rediscover himself, to return to the origins of his identity, but disruptive chaos destroys roles and order. To regain consciousness, it is necessary to regain conscious disorder.
Live music and projections of a universe that engulfs everything creates a kaleidoscope of images and sounds: as we move away from the visceral aspect of the universe, disorder seems to disappear, only to reappear overwhelmingly as we approach everyday life.
Normality has eliminated self-perception. Men as actors on stage seek their own light, the stage to chase. To no longer show oneself in order to become identity again, or to be empty: these are the options available to the human being. Only by not seeking semblance but by finding meaning can one regain normality.
“I live dreaming my life”: in the metaverse an avatar moves uncertainly, searching for meaning. “I live by disowning myself”, man does not find himself in the life he is living and only if time returns to value does identity regain meaning.
The first event entitled ‘XP-PX = iħ Indeterminations’ debuted on 10 March 2023 at the Goethe – Institut and will subsequently be staged in other locations in Italy, Albania, Denmark and France.